“Spera e agisci con il Creato” – Giornata del Creato a Caposele

Il Sommo Pontefice anche quest’anno ha donato a tutta la comunità credente dei preziosi spunti di riflessione per concretizzare un’azione che punti alla salvaguardia del creato, uno dei cardini della spiritualità francescana.

Lo Spirito Santo chiama tutti a responsabilizzarsi per un’ecologia umana ed integrale, via di salvezza per gli uomini e per la nostra Casa comune, invita alla conversione degli stili di vita per contrastare il degrado ambientale e a manifestare una critica sociale che sia testimonianza della possibilità di cambiare.

L’Ordine Francescano Secolare della Campania già da alcuni anni risponde a questo pressante invito del Santo Padre con una giornata dedicata alla riflessione sul tema tanto caro a Francesco e che quest’anno si è svolta l’8 settembre a Caposele (AV) in collaborazione con i Padri Redentoristi del Santuario di San Gerardo Maiella e con l’Amministrazione Comunale di Caposele.

Ci siamo ritrovati tutti al Santuario, accolti dai saluti del nostro Ministro regionale Mariano Lucio Alliegro e dal Ministro Provinciale dei Padri Redentoristi, Padre Serafino Fiore. A seguire un momento di riflessione da parte dell’Assistente Regionale OFS fr. Fedele Mattera.

Il nostro Assistente, con la sapienza umile che lo contraddistingue, ha sottolineato l’importanza della cura del Creato partendo da un frammento dell’Enciclica Laudato Si’: ““Fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che geme e soffre le doglie del parto”.

Al tempo di Francesco i più poveri erano i lebbrosi, ed egli se ne prese cura dopo aver capito quanto soffrivano per il rifiuto, l’indifferenza e l’abbandono. Ai giorni nostri dobbiamo guardare alla Creazione come ad una poverella, sfruttata e dimenticata che necessita di protezione e cura. Il Creato porta in sé il riflesso dell’Amore sconfinato di Dio e quando Francesco chiamava Chiara “pianticella del Padre Santo”, destinataria di attenzione, delicatezza, pazienza, si comportava da mamma e questa tenerezza infinita certamente la imparò dalla Madre Terra, pronta a donare ai propri figli il sostentamento e il nutrimento di cui hanno bisogno.

Dalla connessione con la Madre Terra nasce la connessione con gli uomini, dalla riconoscenza e la gratitudine per i doni ricevuti nasce il desiderio di farsi prossimo ai fratelli poiché, come Francesco ricorda nella Preghiera semplice “… è dando che si riceve, perdonando che si è perdonati…”.

Un richiamo, quello di fr. Fedele, per noi Francescani Secolari a pensare come il nostro Serafico Padre e ad agire perché non c’è più tempo per discorsi vuoti ed incoerenti. È necessario il nostro impegno fattivo per riportare indietro le lancette della storia e ridare dignità alla nostra Casa comune, ormai in balìa di interessi e manipolazioni, sfruttamenti e distruzione.

Dopo la Celebrazione Eucaristica e il pranzo a sacco la visita al Santuario ci ha fatto conoscere maggiormente la figura di San Gerardo, Protettore delle mamme, delle gestanti e dei bambini.

Infine ci immergiamo nel tema della Giornata recandoci alle sorgenti del fiume Sele dove una guida locale ci dà preziose informazioni riguardo il sito.

Il fiume, lungo circa 89 chilometri, è alimentato da molte sorgenti che si trovano nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, scorre verso nord-est attraverso la provincia di Salerno, attraversando le valli e le pianure della regione e sfocia nel Mar Tirreno, presso la località di Capaccio-Paestum, non lontano dal famoso sito archeologico di Paestum.

È di fondamentale importanza per l’agricoltura della regione, in quanto fornisce acqua per l’irrigazione dei campi. Inoltre, l’ecosistema fluviale supporta una grande varietà di flora e fauna, con molte specie di uccelli migratori che fanno sosta lungo le sue rive.

Le sorgenti di Caposele sono un’importante risorsa idrica per la Campania e per il Sud Italia. All’interno del parco sono ospitate le infrastrutture acquedottistiche e la prima sede dell’EAAP, una delle prime costruzioni realizzate in cemento armato in Italia. Un ecosistema così completo come quello del Sele deve essere mantenuto intatto e valorizzato: per questo motivo esso fa parte della Riserva Naturale Foce Sele Tanagro.

Dopo aver visitato il Museo delle Acque e il Museo delle Macchine di Leonardo Da Vinci, lasciamo questo luogo portando a casa la consapevolezza di quanto la natura ha da insegnarci e quanto noi possiamo fare per preservare le sue ricchezze e la sua innata perfezione.

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