Ritiro di Avvento del Consiglio Regionale OFS
In occasione dell’inizio del periodo di Avvento, il Consiglio regionale dell’O.F.S. della Campania ha vissuto un momento di ritiro spirituale presso il convento dei frati minori cappuccini di Arienzo (CE). Il tema della giornata sul quale è stato possibile riflettere è stato il perdono. Relatore padre Luigi Valentino, O.f.m. Cappuccini, assistente dell’O.F.S regionale.
Padre Luigi ha posto l’attenzione sul tempo di grazia appena iniziato, l’Avvento, in preparazione alla festa del Santo Natale: Dio che entra nel tempo, nella storia. Durante questo tempo, come in tutti i periodi forti dell’anno, la Chiesa ci offre una grande opportunità: riflettere su noi stessi per capire chi siamo e a cosa siamo costantemente chiamati.
Avvento è tempo che ci proietta non solo verso la nascita di Gesù, ma anche verso una seconda venuta del Signore: un’attesa speranzosa con una tensione verso Gesù. Non possiamo permetterci di cadere nell’apatia e nella pigrizia. Su 8 punti è stato posto particolare accento, come atteggiamento personale da assumere non solo in questo ma con l’obiettivo di renderlo stile di vita:
1. Vigilanza
2. Fede
3. Speranza
4. Conversione
5. Preghiera
6. Gioia
7. Riconciliazione
8. Perdono
In sintesi: Avvento come tempo ideale per fare spazio a Dio.
La parola che ci ha istruiti, nel corso di questo ritiro spirituale, è stata la pericope tratta dal Vangelo di Matteo (Mt 5, 20-26): “La nuova giustizia superiore all’antica”.
Ecco… il Signore chiede un perdono senza riserve. Quando posso dire di aver perdonato una persona nel vero senso della parola? Se vedo Cristo in quella persona. Per cui cosa siamo chiamati a fare? Sentire, giudicare, scegliere.
Il perdono non è buonismo, né un atto di debolezza, ma uno straordinario gesto di maturità, di liberazione, che permettere di raggiungere la libertà interiore: “solo chi è forte è capace di perdonare; il debole non sa perdonare” (Ghandi). E il perdono, senza l’incontro con Cristo, non è perdono.
Il peccato che Dio non può perdonare è quello di fronte al quale non si riesce a prendere effettiva coscienza di chi deve essere meritevole di quel perdono. Chiedere perdono solo a Dio per un’offesa fatta ad una persona è troppo semplice: la capacità di riconoscersi peccatore, la capacità di una vera presa di coscienza è quella che parte dalla propria azione di richiesta di perdono alla persona offesa. Tre riflessioni hanno concluso questo momento formativo:
• E’ più facile credere di onorare Dio di quanto non sia offrire giustizia a chi ha diritto a riceverla.
• La misericordia non comincia da Dio, ma da chi ha subito il torto.
• Non facciamoci illusioni: se non rimuoviamo il nostro orgoglio, pagheremo fino all’ultimo spicciolo della giustizia.
Successivamente è stato vissuto un momento di confronto sulla tematica trattata, durante il quale ogni consigliere regionale ha avuto modo, in un clima di serenità e di condivisione, di riflettere su alcuni punti della formazione, partendo da se stesso, in tutta coscienza, cercando di riconoscere i propri limiti, accettandoli, con il proposito di migliorarsi. Un confronto ricco, in un clima di fraternità, di famiglia, luogo in cui è più facile sentirsi se stessi ed più semplice affidarsi all’altro così come si è.
Dopo il confronto, il consiglio regionale ha vissuto il momento della celebrazione eucaristica, in un clima di raccoglimento. Dopo aver vissuto un momento di agape fraterna, si è tenuto la riunione di consiglio per l’intero pomeriggio.
Ti ringraziamo Signore per questa ricchezza che ci hai donato in questo giorno. Ti ringraziamo perché ci dai la possibilità di incontrarti nel volto dei fratelli e perché ci rendi strumenti nelle tue mani. Che questo tempo di Avvento sia per tutti incontro vero con Dio, nell’attesa della venuta del Suo Figlio.