Raccolte di scritti di fr. Luigi Monaco

Riportiamo, di seguito, le recensioni su due raccolte di scritti di fr. Luigi Monaco – frate Minore Cappuccino – composti nel corso del suo servizio alla Famiglia francescana. 

VA’ E RIPARA LA MIA CASA – PER UNA TEOLOGIA DEL LAICATO
Va’ e ripara la mia casa” raccoglie gli articoli di p. Luigi Monaco pubblicati su Vita Francescana, rivista della Fraternità Francescana Secolare d’Italia fino agli anno ’90.
Fr. Luigi Monaco (1940-1993), frate cappuccino, ha servito la sua vocazione francescana sia nella famiglia dei frati (nella quale ha ricoperto anche la carica di Ministro della sua provincia napoletana), sia a favore dei laici, nell’insegnamento e per il Terz’Ordine e la GiFra (di cui è stato assistente nazionale e provinciale).
Il sottotitolo “Per una teologia del laicato” e la presentazione del libro ben spiegano come gli scritti raccolti sono l’espressione della sua tensione morale, dello sforzo di stimolare e formare i cuori e le menti dei laici, con uno sguardo particolare ai giovani.
Oggi noi, leggendo le sue parole (tra l’altro ancora oggi attuali in maniera sorprendente), possiamo ancora intuire il suo desiderio di offrire non solo il suo sapere, le sue idee, ma anche l’intima condivisione dei problemi della vita di chi a lui si rivolgeva: per questo il libro ci coinvolge nella mente e nel cuore, e a chi lo ha conosciuto sembra di riassaporare il suono del suo parlare…
Un frate sempre sulle strade del mondo, desideroso di svelare la gioia eterna di vedere Dio e, ancor più, di indicare la strada per arrivare a Lui. I pensieri raccolti lasciano una eredità da custodire, e la responsabilità di continuare a farne respirare lo spirito nella storia dei francescani, e nel mondo.

Gigi Di Fraia

TUTTO È GRAZIA
Sono lettere, schemi di programmazioni, appunti di relazioni, elenchi di disposizioni, omelie, convocazioni di assemblee elettive, invio di auguri, necrologi, semplici avvisi, tutti strumenti con i quali fr. Luigi esercitava la funzione di governo delle fraternità della Provincia, si rendeva presente ai suoi frati e intratteneva con loro un dialogo aperto e schietto, fatto di rispetto, di interesse e di cura verso tutti. Di questo materiale solo una parte viene ripubblicata in “Tutto è grazia“, quella parte cioè nella quale fra Luigi delineava una teologia della minorità e dava una sua visione dell’Ordine cappuccino, maturata negli anni. L’Ordine che aveva in mente aveva le sue radici nella Regola e nelle Costituzioni, ma i suoi rami richiamavano un futuro da inventare e da afferrare; era da un rapporto più coraggioso, quasi come profetico, tra passato e futuro dell’Ordine, che fr. Luigi riteneva di dover ripartire per un rinnovamento della vita religiosa cappuccina, condizione ormai inderogabile.
Dai testi pubblicati in Tutto è grazia emerge la pratica di uno stile di governo della Fraternità, che era di servizio fraterno e di orientamento pastorale. Più che imporre decisioni già prese in autonomia e dare ordini dall’alto, fr. Luigi si metteva in atteggiamento di ascolto dei frati e insieme con loro prendeva le decisioni che riteneva più idonee, assumendosene la responsabilità. Nell’azione di governo, non aveva altro scopo da conseguire, se non quello di indicare una meta nella riproposizione della regola e delle costituzioni nei nuovi contesti della società. Una riproposizione che fosse, non tanto una mera ripetizione di comportamenti e di stili di vita del passato già consolidati, quanto un aggiornamento creativo alla luce anche delle indicazioni conciliari, della lettura dei segni del tempo e delle nuove istanze maturate nel popolo di Dio. Le lettere di fr. Luigi, a distanza di molti anni dalla loro scrittura, restituiscono una figura di frate minore di grande levatura religiosa e intellettuale, formatosi alla scuola di Francesco, del quale era “follemente innamorato”, eppure più consapevole che mai della necessità di portare l’Ordine cappuccino a vivere la minorità nei nuovi contesti della società, e impegnato nella ricerca coraggiosa di un rinnovato impegno a servizio dell’uomo. Costruire una fraternità più vasta nel nome di Francesco e in armonia con tutto il creato era il sogno di fr. Luigi Monaco.

Alfonso Petrone

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