Taizé in Campania, tra spiritualità e formazione ecumenica. Celebrato il terzo meeting regionale Campano
Taizé in Campania spegne 31 candeline. Correva l’anno 1988, infatti, quando nasceva a Napoli il primo gruppo strutturato interconfessionale ed interparrocchiale ispirato al carisma della comunità fondata in Borgogna da frère Roger Schutz. Da allora, lo spirito di Taizé si è diffuso in tutta la regione, animando i cuori di sempre più cristiani di ogni confessione.
Per tenere sempre viva quella fiamma e celebrare i lunghi anni di fraternità, l’equipe di Taizé in Campania, ha organizzato il 3° meeting regionale Campano, celebrato sabato 6 luglio 2019 presso la Comunità Ecclesia di Pollena Trocchia (NA) con una intera giornata di preghiera, studio e riflessione.
All’evento ha preso parte un nutrito gruppo di fratelli e sorelle di confessione Cattolica, Ortodossa, Valdese – Metodista, Battista e di altre denominazioni ecclesiali. Il programma, secondo lo stile di Taizé, è stato imperniato su tre momenti principali: la riflessione biblica, la preghiera e la condivisione agapica dei pasti. A questi, è stato aggiunto un quarto momento dedicato alla formazione, articolato in due workshop con esperti del settore.
La giornata ha preso il via con la preghiera mattutina, seguita dal suggestivo momento di studio-riflessione biblica en plain air, affidato alla diacona Alessandra Trotta della Chiesa Valdese – Metodista di Portici / Ponticelli / Napoli, che ha “spezzato la parola” offrendo ai presenti una serie di stimolanti spunti di riflessione, ripresi successivamente dal dibattito interno ai gruppi di lavoro nei quali sono stati suddivisi i partecipanti.
Nel pomeriggio, dopo la colazione a sacco negli ameni giardini della Comunità Ecclesia, ha preso il via l’interessante workshop sull’ospitalità affidato alla direttrice del CSV (centro di servizio per il volontariato) Giovanna De Rosa, seguito da un momento di formazione all’ecumenismo, guidato dal teologo e giornalista Michele Giustiniano, che ha condotto i presenti «lungo i sentieri della bellezza», tracciando un itinerario di assoluta originalità che ha legato arte ed ecumenismo.
La squisita ospitalità degli amici della Comunità Ecclesia e il serafico scenario agreste hanno completato l’opera agevolando sia il dialogo sia la contemplazione: non meno interessanti, infatti, sono stati i momenti di meditazione e i tanti canti che hanno animato l’intera giornata, ma anche e soprattutto la gioiosa condivisione dei pasti, che ha consentito a fratelli e sorelle di diverse confessioni e provenienze geografiche di approfondire la reciproca conoscenza, riflettere insieme, confrontare opinioni ed esperienze, per favorire sempre più la crescita di quell’ecumenismo «dal basso» che è vera linfa vitale del cammino ecumenico.
Enzo Busiello